MESSINA – Un’impresa indimenticabile per celebrare i cinquant’anni: attraversare a nuoto lo Stretto di Messina. Questa è stata la scelta di Federica Saorin ed Elisabetta Carmagnani, due donne che hanno deciso di festeggiare una tappa importante con un’esperienza fuori dal comune, sfidando le onde e le correnti di uno dei tratti di mare più suggestivi e complessi d’Italia.
Attraversare lo Stretto: un’impresa tra sport e natura per 22 atleti
Le due atlete, appartenenti alla Gabbiano Nuoto Campodarsego e al Gymnasium Pordenone, hanno completato la traversata da Torre Faro a Cannitello in soli 49 minuti, unendo le forze con altri sportivi provenienti da vari club veneti come Jesolo Nuoto e Tezze Nuoto.
Questo gesto audace non è solo una dimostrazione di capacità sportiva, ma anche un simbolo di amicizia, determinazione e voglia di mettersi alla prova insieme.
L’organizzazione dietro una traversata perfetta
La traversata dello Stretto di Messina, lungo 3,5 chilometri e con una profondità di 273 metri, è stata resa possibile grazie alla preparazione atletica, alla coordinazione e alla capacità di adattarsi rapidamente alle condizioni marine degli atleti. L’organizzazione dell’associazione sportiva dilettantistica TriRock di Siracusa ha garantito la sicurezza e l’ottimizzazione dei tempi, permettendo ai partecipanti di concentrarsi esclusivamente sulla nuotata.
La scelta del momento della partenza, determinato dalla “stanca” e dalle condizioni favorevoli, è stata fondamentale per il successo dell’impresa. In acqua con Federica ed Elisabetta c’era anche Mirella Degli Agostini, completando un trio affiatato e tenace. L’emozione è stata tangibile durante il tratto finale verso Cannitello, dove l’arrivo ha rappresentato un traguardo personale e collettivo, celebrato con l’abbraccio degli amici.
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