Alberghi aperti e buona occupazione, con turisti arrivati anche dall’Est. La nuova “stagione” di Jesolo ora è quella del periodo di Natale e Capodanno: i tanti eventi organizzati fin da inizio dicembre e proseguiti fino al 5 febbraio, con la chiusura di Sand Nativity, hanno portato molta gente in città, anche dall’estero, con giornate così intense di affluenza da fare ricordare l’estate.
I numeri, dunque, ricordando che Aja si affida al sistema di rilevazione statistica H-Benchmark. I dati riguardano il periodo compreso tra il 22 dicembre ed il 6 gennaio e considerano la trentina di strutture ricettive alberghiere aperte.
Complessivamente l’occupazione media è stata del 54,4%, con punte del 90% nel week-end di Capodanno. L’andamento medio ha evidenziato come i turisti abbiano preferito la vacanza al “mare d’inverno” soprattutto nell’immediato dopo Natale: dal 27 dicembre al 3 gennaio l’occupazione media è stata del 72%; nel periodo compreso tra il 30 dicembre ed il 3 gennaio si sale addirittura all’81,4%, con punte di oltre il 90%. La media di permanenza è stata di 3,2 giorni.
“I dati emersi evidenziano ancora una volta come i grandi eventi, uniti ai servizi e alla professionalità dei nostri imprenditori – sottolinea il presidente Aja, Pierfrancesco Contarini – creino attrazione anche durante i periodi considerati “fuori stagione”. Oggi più che mai Jesolo è matura per proporre modelli di vacanza praticamente durante tutto l’anno. Dobbiamo proseguire su questa strada, in un lavoro di squadra tra amministrazione comunale e imprenditori”.
La provenienza: il 45,3% dei turisti è del nostro Paese; il 18% dall’Austria e il 12,7% dalla Germania; il 6,4% dall’Ungheria, il 3,9% dalla Svizzera e il 3,3% dalla Repubblica Slovacca (il rimanente 10,4% da altre Nazioni).
“I dati premiano il lavoro che stiamo facendo ormai da tempo per cercare nuovi segmenti di mercato, come quelli dell’Est Europa”, il commento del presidente del Consorzio JesoloVenice, Luigi Pasqualinotto. “Importanti risposte le avevamo già avute nel corso dell’estate: i dati del periodo di Natale e Capodanno confermano che la strada è stata tracciata e siamo destinati a crescere; tra l’altro le prenotazioni che stanno arrivando per l’estate 2024 confermano la crescita esponenziale dell’Est Europa. Naturalmente continueremo a lavorare nei mercati tradizionali fidelizzati, a cominciare da quelli di lingua tedesca. Di recente, ad esempio, siamo stati alla fiera di Stoccarda (come Venice Sands) e le sensazioni che abbiamo recepito sono molto buone per un 2024 che si preannuncia di grande livello, dopo gli straordinari numeri del 2023”.
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