VENEZIA – Addio al Prof. Pier Francesco Ghetti, icona dell’ecologia italiana
È venuto a mancare all’età di 82 anni il professor Pier Francesco Ghetti, uno dei protagonisti della cultura scientifica e ambientale italiana. La sua scomparsa rappresenta una perdita significativa per il mondo accademico, per la comunità veneta e per tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo, direttamente o attraverso i suoi studi. Ecologo e idrobiologo di fama, ex rettore dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Ghetti ha lasciato un segno profondo nella formazione, nella ricerca e nella difesa dell’ambiente.
Un uomo di scienza al servizio dell’ambiente
Nato a Peschiera del Garda, in provincia di Verona, Ghetti ha intrapreso una brillante carriera accademica che lo ha portato a insegnare in importanti Atenei italiani come Parma e L’Aquila, fino a trovare una seconda casa a Ca’ Foscari, dove a partire dal 1991 ha ricoperto ruoli fondamentali come professore di Ecologia, Ecologia Applicata e Valutazione di Impatto Ambientale. Il suo approccio scientifico era sempre accompagnato da un profondo senso civico: non si limitava allo studio teorico, ma traduceva le sue conoscenze in azioni concrete per la salvaguardia del territorio.
Dal rettorato all’impegno istituzionale
Tra il 2003 e il 2009 ha ricoperto il ruolo di Magnifico Rettore dell’Università Ca’ Foscari, dopo essere stato direttore del Dipartimento di Scienze Ambientali e preside della Facoltà di Scienze. Anni intensi, nei quali ha saputo potenziare l’offerta formativa, rafforzare la ricerca scientifica e aprire l’Ateneo a nuove sfide internazionali. Ma la sua vocazione alla cosa pubblica lo ha spinto anche ad accettare il ruolo di assessore alla Pianificazione Strategica del Comune di Venezia, nella giunta Orsoni. In quel contesto ha portato avanti progetti legati alla sostenibilità urbana, sempre con la laguna di Venezia nel cuore, ecosistema fragile e complesso che ha studiato con passione e rigore.
Un punto di riferimento per la comunità scientifica
La figura di Ghetti è stata spesso celebrata anche fuori dall’ambito accademico. È stato presidente del Premio Letterario Gambrinus Mazzotti, di cui era già stato vincitore, contribuendo in modo decisivo alla sua crescita come simbolo della cultura ambientale e paesaggistica. A ricordarlo sono in molti, tra cui il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, che ha definito Ghetti “una mente brillante, un ecologo visionario e un uomo delle istituzioni capace di dialogare con tutti”. Le sue parole sottolineano il valore di un uomo che ha saputo coniugare scienza, divulgazione e impegno civile.
Molto sentito anche il cordoglio da parte del sindaco di San Polo di Piave, Nicola Fantuzzi, che ha voluto esprimere a nome dell’intera comunità la gratitudine verso una figura che ha saputo far crescere il Premio Mazzotti fino a renderlo un punto di riferimento nazionale. Con lui anche Elisabetta Giacomin, assessore alla Cultura, ha ricordato quanto la visione e la dedizione del professor Ghetti siano state fondamentali per l’identità culturale e ambientale del territorio.
Pier Francesco Ghetti ha dimostrato che l’ecologia non è solo disciplina accademica, ma visione del mondo.
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