Dopo il successo al Festival di San Sebastian e al Trieste Film Festival, arriva a Venezia e Padova “Il Boemo”, sontuoso film musicale diretto da Petr Vaclav sulle avventure del compositore settecentesco Josef Mysliveček, una coproduzione Italia, Repubblica Ceca e Slovacchia che ha avuto come set anche diverse location venete grazie al contributo del POR FESR 2014-2020 della Regione del Veneto e al supporto della Veneto Film Commission.
Il film sarà proiettato al Cinema Giorgione di Venezia mercoledì 22 febbraio (ore 19.00) alla presenza del regista e con l’introduzione di Jacopo Chessa, direttore VFC.
A Padova, seconda proiezione giovedì 23 febbraio al Piccolo Teatro (ore 20.30).
Realizzate alla fine del 2020, le riprese in Veneto sono state effettuate al Castello di Thiene (VI), Villa Chiminelli a Castelfranco Veneto (TV), Villa da Schio a Castelgomberto (VI), Villa Ghellini dell’Olmo a Villaverla (VI), e nei canali di Venezia, dove è stata utilizzata una gondola ricostruita a partire da quelle raffigurate nei dipinti del Canaletto.
Il Boemo racconta la scalata verso il successo di Josef Mysliveček, noto in Italia come
il Boemo e conteso da corti e teatri del tempo, dipingendo con dovizia di particolari un vibrante affresco della società aristocratica della seconda metà del settecento, un mondo in trasformazione che prelude all’imminente era “romantica”. Il compositore scriverà per le grandi voci del suo tempo, viaggerà per Repubbliche e corti del Bel Paese, sarà ispiratore ed amico del giovane Mozart, frequenterà molte donne che lo aiuteranno a fare carriera, ma ne amerà davvero soltanto una, un amore impossibile. Josef è destinato a bruciarsi. La sua musica, a lungo dimenticata, risuona.
A far rivivere le arie di Mysliveček, con esecuzioni filmate e registrate in presa diretta, un parterre di star della lirica tra le più ricercate dell’attuale panorama internazionale: Philipe Jarrousky, Raffaella Milanesi, Emöke Barath, Simona Šaturová, Juan Sancho.
Dichiara il regista Petr Vaclav: «Quella di Josef Mysliveček è la storia di un uomo che abbandona le sue sicurezze di cittadino rispettato in una città di provincia per seguire un desiderio rischioso: affermarsi come compositore di opera in Italia, il paese che ne era la patria. In pochi anni grazie al suo talento e a tanta fortuna, vive una brillante ascesa. Il suo sogno sembra realizzarsi ma, come spesso accadeva agli artisti, andrà incontro a una rovinosa caduta. Per realizzare questo film mi sono immerso negli archivi, nella lettura di tutto ciò che era disponibile per comprendere a fondo lo spirito del tempo, la musica di Mysliveček e i suoi contemporanei. Volevo raccontare quell’epoca così particolare della seconda metà del Settecento, in modo intimo e contemporaneo, utilizzando camera a mano, luce naturale e ambienti dal vero. Il film è girato in Italia dove, dopo una lunga e accurata ricerca, ho trovato quei luoghi, dimore, chiostri, che ancora oggi custodiscono e preservano l’atmosfera dell’epoca».
Vaclav, uno dei più interessanti registi della cinematografia ceca contemporanea, con questo film ha contribuito a riportare alla luce il grande musicista boemo. Molte delle arie di Josef Mysliveček che compongono la colonna sonora del film, sono state riscoperte ed eseguite per la prima volta dopo 250 anni, registrate in presa diretta dall’orchestra Collegium 1704 sotto la direzione di Václav Luks. La fotografia è di Diego Romero, i costumi sono di Andrea Cavalletto.
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