In data 06/05/2023 i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Spilimbergo in collaborazione con l’Arma territoriale di Portogruaro e San Michele al Tagliamento, nell’ambito dell’attività di indagine coordinata dal dott. Marco Faion, Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Pordenone, davano esecuzione in zona Portogruaro a diverse perquisizioni personali e locali nei confronti del 23enne J.G. e della 21enne J.G., entrambi della Provincia di Venezia, ritenuti responsabili di una serie di truffe aggravate e in complicità tra di loro ai danni di persone anziane con la tecnica del cosiddetto “finto incidente”, rinvenendo e sequestrando gli indumenti indossati dalla ragazza all’atto del compimento delle truffe, di telefoni cellulari e vari monili in oro di presumibile illecita provenienza.
I fatti risalgono alla mattinata del 20/04/2023, quando a Spilimbergo si sono verificati quattro episodi, due consumati e due tentati, in pregiudizio di altrettante signore ultraottantenni, che in orario mattutino venivano raggiunte telefonicamente sulla loro utenza di casa da parte di una ragazza che si fingeva una loro famigliare (di volta in volta nipote, figlia, nuora, ecc…), affermando di aver causato un sinistro stradale, di essersi leggermente infortunata e di aver bisogno di ottenere un importante aiuto economico (si parla di 6/7 mila euro), ovvero di un corrispettivo in oro, per evitare gravi conseguenze personali.
Ottenuta la fiducia delle anziane, l’interlocutrice dava poi indicazioni su come consegnare il denaro o l’oro e preziosi ad un’emissaria che l’avrebbe poi affidato in “pegno” ad un notaio in attesa del saldo del danno provocato, il tutto per non avere implicazioni penali o di sospensione della patente di guida.
Facendo leva sui sentimenti più profondi e viscerali, come l’amore di una mamma per i propri figli o nipoti ed in una situazione di particolare vulnerabilità dovuta all’avanzata età delle vittime, J.G. riusciva così a farsi consegnare i contanti e i monili in oro per circa €.2.000,00 dalla ottantaquattrenne C.S. e contanti e gioielli per un valore di circa €.5.000,00 dall’ottantaduenne C.M.P., entrambe abitanti a Spilimbergo.
Andava meglio alle ottuagenarie B.N. e V.A., sempre della Città di Spilimbergo, le quali, solo per un caso fortuito o l’indisponibilità del denaro non incappavano nel tranello teso loro da parte degli indagati, capaci di ingenerare nelle vittime la reale convinzione di parlare effettivamente con un loro prossimo congiunto che si trovava in quel momento in condizione di difficoltà e per il quale erano appunto disposte a consegnare tutto ciò che avevano, che fosse la rimanenza della pensione o i ricordi di una vita.
Si può solo immaginare quale altalena di emozioni e senso di inadeguatezza possano aver subìto queste anziane una volta aver compreso di essere state raggirate.
Le indagini condotte fin dall’immediatezza dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Spilimbergo, battendo palmo a palmo tutte le piste, analizzando le telecamere del Comune, delle autostrade e ogni altro ente proprietario della rete viaria, nonché sentendo diversi testimoni che potessero essere venuti in contatto o anche solo aver visto i malfattori, hanno permesso in breve tempo di raccogliere diverse tracce lasciate dagli stessi, individuando così certamente l’autovettura utilizzata, una VW Golf GTI 5 porte di colore grigio antracite con profili rossi e pinze freni dello stesso colore, e di conseguenza il relativo proprietario, nonché di recuperare dai sistemi di videosorveglianza locali le immagini della donna che materialmente aveva compiuto l’odioso reato, ora entrambi riconosciuti e chiamati a risponderne alla giustizia.
Curioso l’utilizzo da parte dell’autrice di abiti distinti e “alla moda”, evidentemente per affrancarsi la fiducia da parte delle ignare vittime, in particolare l’utilizzo di una giacca azzurra del tipo “Pied de Poule”, riconosciuta da più parti, e da qui anche la denominazione dell’attività d’indagine dei Carabinieri di Spilimbergo, che nell’occasione invitano la popolazione alla massima prudenza e ricordano agli anziani che nessuno, e tantomeno i rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri o delle altre FF.PP., può chiedere denaro o altri valori per risolvere pratiche o problematiche legate ad incidenti stradali.
Qualsiasi telefonata di questo tipo deve essere immediatamente segnalata al telefono di pubblica emergenza 112, perché i truffatori di solito continuano a battere la zona e a contattare altre potenziali vittime.
Una segnalazione tempestiva può così permettere alle forze dell’ordine di organizzare immediati controlli e monitoraggi nel territorio, che possono portare alla veloce identificazione degli autori di tali odiosi reati, tanto più se commessi nei confronti di indifesi anziani al momento soli in casa.
Rimani sempre aggiornato in tempo reale, iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram. Per segnalazioni 327 94 39 574