CONEGLIANO. La Questura di Treviso ha notificato la chiusura di un esercizio pubblico a Conegliano, situato in Via Ca ‘ di Villa, a seguito dei controlli notturni svolti lo scorso fine settimana dai poliziotti della Divisione Amministrativa della Questura di Treviso unitamente ai colleghi del Commissariato, a personale della Polizia Locale di Conegliano e del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Treviso. Il provvedimento prevede la necessaria inattività del locale per 10 giorni a decorrere dal 18 aprile, chiuso al pubblico con contestuale sospensione della licenza di somministrazione di alimenti e bevande.
Le irregolarità riscontrate nell’esercizio pubblico sono state molteplici e gravi. In particolare, sono state contestate violazioni in materia di sicurezza e relative alla cartellonistica. Nel corso della serata è stato accertato lo svolgimento di un intrattenimento musicale danzante aperto al pubblico con circa 500 persone, senza autorizzazioni di pubblica sicurezza.
Inoltre, è stato riscontrato che i percorsi di emergenza non erano adeguati e privi di illuminazione. Il numero degli avventori è risultato notevolmente superiore alla capienza massima e il gestore non è risultato in possesso della necessaria licenza di agibilità né del Certificato di Prevenzione Incendi. In pratica, era stata di fatto aperta una sala da ballo non autorizzata, in luogo della ordinaria somministrazione di bevande e alimenti corrispondente alla Scia.
La chiusura di un esercizio pubblico per questo tipo di irregolarità non è un evento isolato. La sicurezza dei locali pubblici è di fondamentale importanza per garantire la tutela della salute e della sicurezza dei cittadini che frequentano tali luoghi. La violazione delle norme di sicurezza può infatti mettere a rischio la vita delle persone, oltre a provocare danni economici e reputazionali per gli esercenti.
La chiusura di un esercizio pubblico per irregolarità comporta conseguenze pesanti per il gestore del locale. Innanzitutto, si determina la perdita del fatturato per il periodo di chiusura. Inoltre, il gestore è costretto a investire in nuove attrezzature e a sostenere spese per il ripristino della normalità del locale. Infine, la sanzione amministrativa può comportare anche la revoca della licenza di esercizio, con conseguenze gravi per l’attività commerciale.
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