Continua con determinazione la protesta dei dipendenti di Ebara Pumps Europe per il rinnovo del contratto aziendale nei siti di Clès e Gambellara. Oggi, durante la visita del presidente giapponese dell’azienda e della sua delegazione, i lavoratori hanno incrociato le braccia.
La situazione negli stabilimenti italiani
Ebara Pumps Europe, multinazionale giapponese presente in Italia da oltre 30 anni, impiega circa 550 persone nei due principali stabilimenti del Paese. A Clès lavorano più di 230 dipendenti, con una presenza significativa di lavoratori precari in attesa di maggiore tutela.
Cause e sviluppi della protesta
La vertenza è iniziata a metà aprile a seguito del fallimento della trattativa per il rinnovo dell’integrativo aziendale a causa della chiusura della direzione aziendale. I dipendenti chiedono da mesi il riconoscimento di adeguamenti salariali e miglioramenti normativi, ma la direzione si mantiene su posizioni nettamente contrarie.
Criticità normative e richieste dei lavoratori
L’azienda si oppone al rinnovo delle condizioni per i lavoratori precari, alle tutele per i dipendenti over 55 in caso di malattia e alla condivisione dei criteri di valutazione professionale, ritenuti fondamentali per valorizzare le competenze.
Le richieste sindacali e le prospettive
La Fiom-Cgil e la Fim-Cisl di Vicenza, insieme ai dipendenti di Ebara Pumps Europe, chiedono la ripresa di una trattativa seria e concreta. In caso contrario, le organizzazioni sindacali proseguiranno le iniziative di mobilitazione per ottenere un contratto aziendale dignitoso.
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