Mestre (Venezia) – Approvato il nuovo Piano strategico regionale per la salute e la sicurezza sul lavoro 2024-2026
Ieri 5 marzo 2025 la Regione Veneto ha dato il via libera al nuovo Piano strategico regionale per la salute e la sicurezza sul lavoro 2024-2026. Un passo avanti importante, secondo Massimiliano Paglini, segretario generale di Cisl Veneto, che sottolinea l’importanza della concertazione tra istituzioni e parti sociali.
Obiettivi e misure del piano regionale
Il Piano introduce interventi mirati per rafforzare la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro, tra cui l’assunzione di nuovo personale nei Servizi di prevenzione, l’utilizzo dei fondi derivanti dalle sanzioni e il monitoraggio approfondito degli infortuni. Tra le richieste dei sindacati, vi è un’attenzione crescente su temi emergenti come il rischio termico e l’esposizione agli agenti atmosferici.
È ritenuta urgente l’attivazione di una campagna regionale di sensibilizzazione sulla sicurezza, per la quale si attende ancora la convocazione del gruppo di lavoro dedicato.
Il trend degli infortuni in Veneto: segnali positivi, ma serve prudenza
I dati sugli infortuni in Veneto mostrano una stabilità generale, con segnali di miglioramento nel 2024. Gli infortuni denunciati sono stati 70.186, con un aumento dell’1,3% rispetto al 2023. L’incidenza degli infortuni rispetto agli occupati è leggermente calata.
Una diminuzione significativa degli infortuni mortali è stata registrata nel 2024, in netta controtendenza con il dato nazionale che segna un aumento. Tuttavia, le malattie professionali sono in crescita, indicando una maggiore consapevolezza e capacità di diagnosi del fenomeno.
«Non abbassiamo la guardia»
Pur accogliendo con favore i risultati ottenuti, Massimiliano Paglini invita a non considerare raggiunto l’obiettivo. Tra le prossime sfide indicate da Cisl Veneto vi è la necessità di utilizzare la tecnologia e l’intelligenza artificiale nei cantieri, garantendo il rispetto della privacy e delle normative sui controlli a distanza.
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